"Paesi aperti" non ha potuto aver luogo in piazza, causa il maltempo ed è stato quindi spostato nell’ampio salone della cooperativa di Polpet. Verso le 10, dopo il saluto del presidente del comitato frazionale Andrea Pontello, è cominciata la festa. Le danze sono partite subito con un "circolo circasso", ballo semplice, in cerchio, scelto appositamente per coinvolgere tutti gli astanti, giunti da tutta la provincia e anche da quella di Treviso. Un centinaio di persone ha partecipato con entusiasmo e curiosità alla festa di musica etnica, nell’accogliente salone della frazione di Polpet.
Il gruppo musicale "Upà da le strie" ha suonato per tutta la serata vari pezzi musicali provenienti da varie aree geografiche europee ed extraeuropee. Si sono ballate antiche danze popolari francesi come le bourr?e, l’an dro, il rondeau, la gavotte, la chapelloise, le mazurke francesi, lo scottish, le ceili dancing irlandesi ed altri balli, noti agli appassionati del genere. Le musiche proposte prevedevano coreografie in cerchio aperto o chiuso, a catena, di gruppo, a quadriglia, a file contrapposte o in coppia. La festa ha dato la possibilità di ballare e di ascoltare brani musicali espressione delle tradizioni più autentiche delle varie comunità locali di tutto il mondo. Musiche e danze del popolo, che hanno attraversato il tempo come le storie e le leggende, per giungere fino a noi, con rinnovata vitalità.
L’iniziativa è stata organizzata dagli esercenti e dal comitato frazionale di Polpet.