Forum provinciale degli ecomusei
Tutela, valorizzazione e promozione di territori, culture e identità
Aurora Pison
Sabato 24 febbraio 2007 alle 17, nella sala "Mons. Vincenzo Savio" di Cadola ....(segue)
Forum provinciale degli ecomusei
Tutela, valorizzazione e promozione di territori, culture e identità
Aurora Pison
Sabato 24 febbraio 2007 alle 17, nella sala "Mons. Vincenzo Savio" di Cadola a Ponte nelle Alpi si è tenuto il Forum provinciale degli ecomusei promosso dal Comune di Ponte nelle Alpi, in collaborazione con la Comunità Montana Belluno Ponte nelle Alpi, la Provincia di Belluno, l’associazione Tandem e la pro loco.
Hanno introdotto i lavori l’assessore alla cultura Paolo Vendramini, il Vice Sindaco Roger De Menech e il Sindaco di Ponte nelle Alpi Fulvio De Pasqual, che hanno sottolineato il grande lavoro fatto per giungere alla definizione del primo progetto ecomuseale veneto, supportato da Disegno di Legge già presentato in Regione. Sono seguiti gli interventi di Ivano Alfarè lovo, Deborah Del Basso, Ezio Cesarotto e Jago Da Boit. Al termine dei lavori dell’importante conferenza – dibattito, sono intervenuti Max Pachner in rappresentanza della Regione, Claudia Bettiol per la Provincia e il Sindaco di Erto Pezzin. Presenti all’importante appuntamento anche Toni Sirena in rappresentanza dell’associazione T. Merlin, i presidenti di varie associazioni pontalpine, i capi - frazione con i loro consiglieri e numerosi cittadini.
Il progetto per "L’Ecomuseo del Piave" illustrato nel corso della serata rappresenta il primo progetto pilota portato all’attenzione della Regione Veneto.
Il Comune di Ponte nelle Alpi si fa promotore di un Disegno di Legge per l’Istituzione degli ecomusei nella provincia di Belluno. Esso vuole dare l’avvio ad un nuovo modo di intendere e vedere il territorio d’appartenenza e attraverso le varie sinergie messe in atto tra enti, associazioni, cittadini, mira a rivitalizzare il territorio in tutti i suoi molteplici aspetti.
"L’ecomuseo del Piave", primo stralcio di un progetto che andrà allargandosi ancor più nel futuro, è stato esposto a grandi linee dall’architetto Ivano Alfarè Lovo.
Esso comprende Polpet (con S. Andrea, i terrazzamenti di muri a secco, l’abbeveratoio in monolite di pietra, gli itinerari del Frusseda, segnalati e tabellati dal comitato frazionale e gli interventi futuri sulla strada romana e sul monte stesso), la "Via Regia" verso Soverzene e l’allargamento verso il Vajont e il Friuli, i Coi de Pera (con i sentieri battuti nel passato a Quantin, il monolite, la sorgente, il riparo sotto roccia e il muro a lastre di Costa Fraine), le Prealpi, Soccher (con il sentiero per il Dolada, una lama per abbeverare il bestiame, "la musa" e il "sass negro"), la "Via Regia" verso l’Alpago, lungo il lago di S. Croce per allacciarsi a Vittorio Veneto, Conegliano e giungere poi fino al mare.
La linea attraversante il comprensorio, che contribuirà a portare i turisti nel territorio di Ponte nelle Alpi, sarà costituita da una pista ciclabile. L’Ecomuseo prevede anche, per quanto possibile, un recupero dei toponimi della tradizione orale. A seguito del panorama generale sull’Ecomuseo del Piave preparato da Ivano Alfarè, l’incontro è proseguito con l’interessante intervento sulla promozione di un ecomuseo ad opera di Deborah Del Basso, del comitato scientifico di "Lis Aganis" in Friuli. La dottoressa ha sostenuto la necessità di coinvolgere le frazioni, gli enti, le scuole, le associazioni di volontariato e i cittadini tutti, di rendere in una parola, direttamente partecipi le comunità. Ha quindi indicato nel progetto pontalpino due punti di forza per ottenere il riconoscimento della Regione e i finanziamenti, quali, il coinvolgimento fin dall’inizio delle frazioni e le mappe delle comunità per individuare i beni importanti. Spiega poi il concetto di ecomuseo, dal greco "oikos" – unità domestica, casa inserita nel proprio ambiente ed evoca la complessità delle relazioni che caratterizzano l'ambiente in cui vive una comunità, i legami tra uomo e territorio. Dopo aver spiegato la nascita del concetto, la sua storia anche al di fuori dell’Italia e la differenza tra questo ed un museo, conclude sottolineando i collegamenti tra un ecomuseo e lo sviluppo economico futuro di un territorio, attraverso la rivitalizzazione di reti di attività e servizi, la valorizzazione di paesaggi, risorse naturali e patrimoniali, materiali ed immateriali. In conclusione un progetto integrato di tutela e valorizzazione di un territorio, dai punti di vista geografico, ambientale, storico, culturale, gastronomico, sociale, turistico ed economico. Come la Dott. Deborah Del Basso, anche il Sindaco di Vivaro (PN) Ezio Cesaratto, insiste sulla necessità di condivisione del progetto dalla base, dalla gente che deve sentirlo suo. Vede inoltre come prioritario il coinvolgimento delle scuole, dei giovani, primi fruitori e animatori dell’ecomuseo.
Il Forum si è concluso con l’intervento del responsabile del Settore Affari generali del Comune di Ponte nelle Alpi Jago Da Boit che ha ottenuto l’incarico di formulare il Disegno di Legge per "Istituzione degli ecomusei in Provincia di Belluno" da sottoporre alla Provincia e alla Regione Veneto. Copia della Legge Delega, già presentata in Regione, viene sottoposta ai partecipanti al convegno. Nei vari articoli costitutivi, essa contiene l’oggetto che dovrebbe avere il fine di far emergere "la specificità" del territorio bellunese, la definizione del primo ecomuseo in provincia di Belluno, le sue finalità, la Delega alla Provincia di Belluno, il suo riconoscimento, il progetto, i criteri per il riconoscimento, la gestione, il comitato tecnico – scientifico, i contributi, il coordinamento ed il finanziamento dello stesso attraverso il bilancio regionale. Terminati i lavori del Forum c’è stato un interessante dibattito, conclusosi con gli interventi di Max Pachner per la Regione Veneto e di Claudia Bettiol, vicepresidente della Provincia di Belluno.
Per informazioni riguardo al progetto rivolgersi a:
Comune di Ponte nelle Alpi, Ufficio Relazioni con il Pubblico (U.R.P.) – Fraz. Cadola 52/a, 32011 - Cadola – Ponte nelle Alpi (BL)
Tel. 0437 / 986724
Fax 0437 / 988343